Studio Geimo
  • Email
  • Home
  • Amministrazione condominiale
    • Servizi al condominio
    • Tutto sul condominio
  • MioCondominio – Area riservata
  • Richiedi un preventivo
  • NEWS
  • Dove siamo

BOLLETTE IN AUMENTO, RINCARI OVUNQUE: ARIA DI CRISI NEI NOSTRI CONDOMÌNI

Home» NEWS » BOLLETTE IN AUMENTO, RINCARI OVUNQUE: ARIA DI CRISI NEI NOSTRI CONDOMÌNI

La morosità in condominio torna a preoccupare: cresce il rischio di difficoltà nella gestione delle spese

La morosità in condominio rischia di farsi nuovamente sentire, rendendo più difficile la gestione delle spese, sia quotidiane sia straordinarie. È quanto emerge da un sondaggio interno condotto dall’ANAMMI tra gli oltre 13.000 professionisti associati, preoccupati per la crescita dei ritardi nei pagamenti da parte dei condòmini. Nel dettaglio, il 72% degli interpellati prevede con certezza un aumento della morosità condominiale. In pratica, la stragrande maggioranza degli intervistati. Il fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi anni — soprattutto nei periodi economicamente più difficili, come durante i rincari energetici del 2022 — ha raggiunto picchi significativi, mettendo a rischio la gestione del patrimonio immobiliare italiano. I professionisti, nell’indagine, hanno anche indicato le cause del problema. Per il 38% degli intervistati, la causa principale è rappresentata dalle difficoltà economiche. Tuttavia, il 36% attribuisce il problema a uno scarso rispetto delle regole, mentre il 25% parla di una vera e propria incapacità di gestire le finanze personali. Oltre agli effetti del caro-prezzi, persiste anche una cattiva abitudine — più volte segnalata dall’ANAMMI — a rimandare il pagamento delle spese condominiali o a considerarle poco importanti. Non a caso, oltre il 40% degli associati afferma che i propri amministrati non sono affatto consapevoli dei danni provocati dalla morosità. Eppure, gli effetti negativi di questa tendenza sono evidenti. Come spiegano gli amministratori intervistati, ne risente innanzitutto il bilancio condominiale, rendendo difficile la gestione delle spese ordinarie (65,7%). Inoltre, diventa impossibile realizzare i lavori già programmati sulle parti comuni. Più dell’11% degli interpellati lamenta anche il mancato pagamento del proprio compenso. Un ulteriore 8,14% segnala il peggioramento dei rapporti tra vicini, un dato preoccupante che aggrava la ben nota tendenza italiana al conflitto “sul pianerottolo”. Ma quanto aumenterà il ritardo nei pagamenti? Per oltre il 66% dei soci, la morosità crescerà del 20%. Secondo il 15%, l’aumento sarà addirittura del 70%, mentre per il 12% si prevede un incremento del 50%. In ogni caso, nessuno ha dubbi: i numeri saranno a doppia cifra. Contro i rincari e le difficoltà economiche, gli amministratori non dispongono di ricette magiche. Tuttavia, come spiegano gli intervistati, esistono alcune misure preferite per contrastare la dilazione dei pagamenti. La più diffusa (44,48%) è la rateizzazione degli oneri, con l’obiettivo di recuperare le somme dovute, cercando di venire incontro ai condòmini. Altri due strumenti adottati in via preventiva sono l’attenta selezione dei fornitori (6,40%) e l’uso di tecnologie per il risparmio (3,49%), come ad esempio le luci temporizzate. La geografia della morosità mostra una distribuzione capillare del fenomeno su tutto il territorio nazionale. Roma è considerata la “capitale” della morosità condominiale dal 22,38% dei soci ANAMMI, seguita a distanza da Milano (9,30%), Venezia (3,9%), Napoli e Firenze (entrambe al 3,2%).Infine, gli amministratori ANAMMI hanno indicato le tipologie di immobili condominiali più a rischio. Per quasi il 40%, si tratta dei grandi condomìni, mentre il 35% individua i problemi principalmente nelle zone periferiche. Tuttavia, il tema è molto sentito anche nelle aree più ricche (14,24%) e, secondo una minoranza (13,95%), le difficoltà si riscontrano anche negli stabili abitati prevalentemente da anziani. Ancora una volta, la categoria è chiamata a un grande impegno in termini di professionalità e buone relazioni con i propri amministrati. Mai come oggi, è valido ciò che viene spesso ripetuto durante i corsi di formazione per aspiranti amministratori: un bravo amministratore deve essere un po’ commercialista, un po’ ingegnere, un po’ psicologo e, con i tempi che corrono, decisamente economo.

DATI SOCIETARI

Sede Legale: Piazza Pio XI 5 – 20123 Milano (MI)
Partita Iva: 00883120966
Codice Fiscale: 07995660151
Registro Imprese di Milano nr 00883120966
REA 2025512
Capitale Sociale i.v. Euro 12.000,00


Cookie Policy

STUDIO GEIMO

Via Luigi Teruzzi 16 - 20861 Brugherio (MB)
  • 039 9142819
  • 335 1454710
  • studiogeimo@gmail.com
  • Contact Us
    • Facebook

(c) 2016 Studio Geimo

Questo sito usa cookies tecnici e di terze parti. Proseguendo la navigazione accetti l'uso dei cookies. Maggiori informazioni OK
Privacy & Cookies Policy